La Contea d'o Morzeddhu Catanzarisa ha promosso una serata dedicata al prelibato e tipico piatto cittadino che si è tenuta nelle eleganti ed accoglienti sale del ristorante Ophelia di Catanzaro, sito in pieno centro storico nelle vicinanza del Teatro Politeama. Oltre ad i propri soci, attorno ai tavoli imbanditi con un tovagliato dai colori gialli e rossi, hanno trovato posto, quali graditissimi ospiti, il sindaco della città, onorevole Rosario Olivo, gli assessori Tassoni, Ventura, Argirò, Iaconantonio e Talarico, il consigliere comunale Riccio, il presidente di Catanzaro nel Cuore Fabio Lagonia e numerosi altri simpatizzanti che hanno aderito entusiasticamente all'invito rivolto dall'Associazione.
È stata una serata trascorsa all'insegna della spensieratezza, in un clima molto disteso in cui ha tenuto banco il ricordo dei tempi passati di una Catanzaro d'altri tempi. Il momento clou si è avuto quando è stata servita la pietanza regina della serata. Tutti hanno avuto modo di gustare ed apprezzare "u veru morzeddhu" che è stato preparato, secondo l'antica ricetta catanzarese, dall'impareggiabile "cuoca" signora Bianco Rosa, madre del socio della Contea Sandro Miniaci.
L'iniziativa, fortemente voluta dal presidente della Contea Ventrici e dal vice Chiarella, è da inquadrare in una serie di appuntamenti che, di volta in volta, si terranno nei ristoranti e nelle trattorie della città, con lo scopo di rilanciare il "saporito intingolo" da collocare in un percorso virtuoso per lo sviluppo del turismo gastronomico rivolto, soprattutto, ai visitatori che giungeranno a Catanzaro.
I rappresentanti della Contea sono certi che per "u morzeddhu" l'ottenimento del marchio di qualità De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) che il Comune di Catanzaro dovrebbe, entro breve termine, istituire faciliterà la promozione del più tipico tra i piatti catanzaresi, non tralasciando analoghi riconoscimenti da attribuire anche alle tante altre specialità eno-gastronomiche e dolciarie diffuse nel territorio catanzarese (pitta, tiana, pasta chjna, vermituri, cannoli 'e sangunazzu, vino Malvasia, pitta maniata, ecc.).
A conclusione della serata, il sindaco ha tenuto a ringraziare vivamente gli organizzatori per l'ottima riuscita dell'iniziativa esprimendo il proprio convincimento che, perseguendo tali finalità, si favorirà la riscoperta delle tradizioni e degli antichi sapori, autentici baluardi da preservare e conservare, quali patrimonio immateriale della comunità catanzarese. In questa ottica il primo cittadino si è dichiarato convinto del possibile decollo del turismo cui l'amministrazione comunale vuole pervenire.